Camminando sulle acque.. insieme a Christo!

The Floating Piers,
il nuovo progetto di Christo in Italia, al Lago d’Iseo…

e noi oggi abbiamo passeggiato,
camminando sulle acque insieme a Christo!

IMG_1399 IMG_1393 IMG_1398

I 70.000 metri quadri di tessuto giallo cangiante, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, compongono una installazione che si sviluppa a pelo d’acqua seguendo il movimento delle onde.
The Floating Piers crea sulle acque un percorso pedonale di 3 kilometri composto da pontili larghi 16 metri e alti 50 centimetri dai bordi degradanti. Il tessuto si sviluppa per altri 1,5 km lungo la strada pedonale tra Sulzano e Peschiera Maraglio.

Christo racconta The Floating Piers..

Un progetto sognato per decenni..the-floating-piers-541282

Senza soffermarsi a ripercorrere le opere più importanti che ha creato insieme a Jeanne-Claude (sua moglie scomparsa nel 2009, ma lui continua ad usare il plurale), l’opera The Floating Piers,  prende vita dal 18 giugno al 3 luglio, antico progetto, pensato per la prima volta nel 1970, dopo aver concluso Wrapped Coast in Australia: il primo luogo che individuarono per realizzare il molo fu il Rio de la Plata in Argentina, ma non riuscirono ad ottenere i permessi. Dopo 25 anni, una volta conclusa l’esperienza Wrapped Reichstag, pensarono nuovamente a The Floating Piers: questa volta tentarono col Giappone, la Baia di Tokyo. Ma anche in questo caso non furono concesse le autorizzazioni necessarie.

Perché il Lago d’Iseo..1467025243_cccc-600x335 The-Floating-Piers-Christo-Lago-dIseo-12

Solo nel 2014 Christo è riuscito a trovare un luogo per questo progetto di vecchia data. Racconta: «Conosco bene l’Italia, fin dagli anni Sessanta, perché ho fatto qui diverse opere: a Spoleto (1968), a Milano (1970), a Roma (1973-’74). Ho scelto l’Iseo per la sua caratteristica particolare di avere un’isola al suo interno, particolarmente alta (la più alta isola lacustre d’Europa). Inoltre Montisola è abitata: per la prima volta le persone potranno spostarsi a piedi, senza imbarcazioni. Ho trovato interessante anche la conformazione della zona, che permette diversi punti di osservazione.».

Aspetti tecnici.. the-floating-piers-541281 images

Il pontile è lungo circa 3 chilometri e composto da 200mila cubi di polietilene. Questi sono assemblati, con 220mila viti, in 30 sezioni da 100 metri, che sono fissate a 160 ancore di 5 tonnellate l’una, per metà già installate. Sopra i cubi, uno strato di 10 millimetri di feltro, al quale si sovrappone il tessuto giallo-arancione già visto nei bozzetti.
Il molo è largo 16 metri, dei quali i 10 centrali pianeggianti, e le due fasce laterali, di 3 metri ciascuna, degradanti, come se fossero delle spiagge.
Il colore del tessuto, di nylon pesante, è variabile: con l’umidità del mattino tende all’arancione, mentre a mezzogiorno grazie ai raggi del sole risulterà tendente all’oro brillante. Il tessuto è abbondante del 20 percento rispetto alla lunghezza del pontile, quindi si formano pieghe e va a bagnarsi in acqua.

Opera da esplorare..a-generica-545021.660x3681_MGTHUMB-INTERNA

Christo ha ribadito diverse volte che The Floating Piers non è solo da guardare, ma da esplorare, da sentire, da vivere, da percorrere a piedi nudi, di giorno o di notte, a qualsiasi ora.. 

L’arte e l’artista..

Christo-The-Floating-Piers-1 download (1) download images (1)

L’opera d’arte infatti per Christo non è la struttura in sé, ma il suo intrecciarsi a un paesaggio, con i suoi elementi naturali, le case, le chiese, gli abitanti, la luce e gli agenti atmosferici. Per questo le persone devono vivere l’opera, perché ne fanno parte anche loro. Christo: «L’artista non lo si fa di professione, si è artisti. L’artista fa ciò che gli piace, senza giustificazioni, in modo del tutto irrazionale e inutile. Non risponde a un perché, lo fa e basta, perché gli va. Non deve rendere conto a nessuno. Il mondo può andare avanti anche senza la sua opera. Essa piace in primo luogo a lui, poi se piace anche ad altri tanto meglio». Ha sottolineato infine un aspetto importante del suo modo di fare arte: «I nostri sono progetti liberi, nessuno può possederli. Forse per questo suscitano interesse: noi esseri umani siamo unici e ci piace esperire cose uniche. The Floating Piers ci sarà per 14 giorni e poi mai più».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *